Ricco di emozioni il Rally Valle del Liri, una gara già presente nei calendari della disciplina, che quest’anno ha deciso di adottare il format di recente introduzione: il Rally Day. Tra freddo, nebbia e nubifragi alla fine ha vinto il padrone di casa Emanuele Giannetti, navigato da Felice Pizzuti, sulla Mitsubishi Lancer Evo IX N4 targata Pro Race, impostando la gara con un atteggiamento ragionato e “aggressivo” solo all’occorrenza.
Davide contro Golia
Aggressivi bisognava esserli e come, soprattutto quando il tuo diretto rivale per la vittoria si chiamava Mario Trotta. Il forte pilota di Pontecorvo, navigato dal preciso Marco Lepore, stavolta ha fatto la voce grossa con la sua “piccola” Peugeot 106 GrA, regalando come sempre spettacolo e velocità sulle allagate prove speciali. Suo grande merito è quello di essere riuscito a stampare il primo tempo assoluto sulla prima PS, rifilando 10,6” a Giannetti, conservando la leadership fino alla fine della terza prova. Va detto che le condizioni meteo erano molto variabili come variabile è stato il fondo della prova speciale Casalvieri di 7Km. Purtroppo erano proprio queste condizioni incerte a stravolgere molto la classifica causando anche le prime uscite di strada. Infatti già sul primo tratto cronometrato si chiamava fuori dai giochi Andrea Minchella, sicuro protagonista al volante di una Mitsubishi Lancer Evo IX N4, che nei primi km è uscito di strada con relativa rottura di una delle quattro ruote. Il pilota frusinate sembrava non aver fatto una scelta corretta di gomme, gli pneumatici da stampo montati sulla sua Mitsubishi richiedevano molta più prudenza di quella avuta, ma centrare la scelta delle gomme, per le condizioni createsi, era molto difficile. Nello stesso punto la sorte non aiutava il forte Michele Campagna, lungo su una staccata prima delle chicane e costretto a fermare la sua Clio Rs N3. Spettacolare e fortunatamente senza conseguenze l’uscita di strada di Coppola F. – Coppola M., la loro Megane ha prima distrutto una recinzione di una villetta a bordo prova per poi oltrepassarla e capottarsi giù sul prato della stessa abitazione. Insomma un meteo inclemente regalava tanti colpi di scena con interruzioni continue della prova, che come detto incoronava vincitore Mario Trotta.
Degno di nota anche il terzo tempo di Simone Taglienti e Marco Martini velocissimi con una Peugeot 106 N2. Le altre piccole 106 e le Clio N3 sfruttavano al meglio il percorso insidioso classificandosi nelle restanti posizione della top ten assoluta. Sul secondo passaggio della “Casalvieri” la situazione climatica non cambiava, per fortuna gli equipaggi affrontavano la prova con più prudenza anche se qualcuno di certo non sdegnava la ricerca della massima velocità. Infatti a fare la voce grossa era lo straniero Cyril Audirac, navigato da Audrey Nesta, guest star della gara, il francese stampava il primo tempo assoluto rifilando 4.2” a Trotta e 8.1” a Daniele D’Avelli veloce con la sua Subaru Impreza Sti N4. Poco più staccato a 8.9” Emanuele Giannetti. Dunque si faceva molto interessante la classifica generale, dove Mario Trotta, prima dei due passaggi sulla prova di Santopadre (7Km), si trovava ad amministrare ben 15.3” su Giannetti. Poco più staccati Simone Taglienti e il francese Audirac. La prova di Santopadre presentava un elevata percentuale di tratti in salita, dove le vetture 4RM e con più cavalli avrebbero di sicuro fatto la differenza. Infatti nelle ultime due prove speciali Giannetti, attento e costante prima, sferrava l’attacco decisivo, azzerando quasi tutto il distacco su Trotta durante la terza prova per poi affermarsi come vincitore assoluto sulla quarta. Giannetti con il suo navigatore Felice Pizzuti bissa la vittoria del 2012 in questa che per lui è considerata come la gara di casa. Trotta e Lepore conquistano ancora un podio, nulla di strabiliante se il pilota è forte ma sbalorditivo se ogni volta lo fa con una piccola Peugeot 106 GrA. Daniele D’Avelli e Dany Moro, su Subaru Impresa Sti conquistano un podio dopo quello ottenuto al recente Rally di Pofi.
Piloti da top ten
Ai piedi del podio, con grande merito si classificano Girolami – Taglienti, su Renault Clio Rs N3. Il pilota ciociaro ha saputo sfruttare al massimo le sue qualità di guida e l’alta guidabilità della vettura francese, riuscendo, nonostante le avverse condizioni meteo, a inserirsi costantemente nelle posizione di vertice, precedendo in classifica vetture più quotate. Liberato Sulpizio e Battista Giammasi conquistano la quinta posizione assoluta con una Renault Clio S1600, vettura non facile da “addomesticare” con simili condizioni meteo. Inoltre Sulpizio-Giammasi conquistano una bella vittoria nella S1600, classe con forti piloti al via. Altra prestazione sbalorditiva è quella di Simone Taglienti e Marco Martini, su Peugeot 106 N2. La piccola vettura francese derivata di serie, guidata dal giovane Taglienti, transitava in prova con estrema velocità e precisione. Nonostante un potenziale tecnico nettamente inferiore al resto della top ten, Taglienti e Martini sono riusciti a sfruttare più del massimo la piccola 106, ottenendo una grande vittoria di classe e addirittura un podio virtuale dopo la seconda prova speciale. Gara di attesa e apprendistato per Nicola Dello Russo e Fabiano Cipriani, all’esordio su una Mitsubishi Lancer Evo IX N4. La vettura giapponese non è di certo semplice da guidare, soprattutto se lo si fa in condizioni meteo complicate. Però questa volta il driver avellinese, conosciuto e atteso sempre con la sua Lancia Delta, ha deciso di provare a cambiare, ottenendo un riscontro positivo sia per l’aver tagliato il traguardo sia per esserne uscito con un piazzamento da assoluta. Anche l’ottava posizione assoluta si contraddistingue per un esordio, ma stavolta per esordio si intende il debutto assoluto nei rally. Massimiliano Laudati e Giovanni Ascione provenienti dalla disciplina degli Slalom hanno deciso di fare il salto di categoria, confrontandosi in un rally che, non me ne voglia nessuno, ma non ha nulla in comune con uno Slalom. Ed è per questo che il loro risultato merita sicuramente un attestato di stima, non solo perché il piazzamento sarebbe stato soddisfacente anche per chi di rally ne ha fatti tanti, ma soprattutto perché, all’esordio, uscire incolumi con la loro Renault Clio Rs N3 da un “fiume in piena” com’era il percorso è sicuramente qualcosa a cui va dato ampio riconoscimento e spazio.
Poco più staccati in classe N3 e nella generale si sono piazzati Gianni Stracqualursi e Roberto Fraioli, anch’essi bravi, con una Renault Clio Rs, a rendere al meglio sul percorso bagnato. C’era molta attesa per vedere Mario Sulpizio e Lorenzo Pittiglio sulla storica Renault Clio Williams GrA brandizzata Turbocar. La vettura francese che di gare ne ha vinte tante ha conservato quel rombo pieno e rabbioso che solo le migliori hanno, ed è per questo che ci si aspettava qualcosa in più, ma purtroppo il meteo inclemente non ha facilitato la gara di Sulpizio che dopo aver accusato un pesante distacco sulla prima prova ha poi fatto segnare tempi nettamente migliori della decima posizione, ma non sufficienti a ricucire il gap iniziale.
Gruppo N: il padrone di casa
Discusso ampiamente dell’ottima strategia e conduzione di gara del vincitore, Emanuele Giannetti e Felice Pizzuti festeggiano un bel successo assoluto, smaltendo la rabbia per il ritiro “post-verifiche” di Monte San Giovanni Campano. Si poteva assistere ad una bella lotta con il frusinate Minchella, se quest’ultimo non si fosse ritirato dopo poche curve. La Mitsubishi Lancer Evo IX N4 targata Pro Race, precede nel gruppo la Subaru Impresa Sti di Daniele D’Avell e Dany Moro, e la Renault Clio rs N3 di Paolo Girolami e Taglienti G. Peccato anche non aver visto un bel duello tra Michele Campagna e Alessandro Tortora, entrambi sulle loro Renault Clio rs N3, sono stati costretti al ritiro. Il primo per una toccata sulla Casalvieri 1A, il secondo dopo aver fatto segnare degli ottimi tempi è stato costretto al ritiro per la rottura di un tubo dell’idroguida che ha sporcato le gomme rendendo l’auto inguidabile.
Nella N2, come detto, grande prova di forza per Simone Taglienti e Marco Martini, vincitore di classe in tutte e quattro le prove speciali. I rivali ci hanno provato a sopravanzarlo ma non hanno ottenuto grandi risultati pur ottenendo degli ottimi tempi nella classifica assoluta. Infatti alle spalle dei vincitori, sempre su Peugeot 106 N2, si sono piazzati Nicola Pavia e Gianfranco Silvestri, oltre a Roberto Pittiglio in coppia con Francesco Caprarelli.
Gruppo A: Trotta off limits
Nient’altro da aggiungere sulla prestazione superlativa di Mario Trotta e Marco Lepore, se non il pensiero di vederlo quanto prima su una vettura di categoria superiore per poter ambire tranquillamente al successo finale. Per il momento gli appassionati si accontentano di vederlo sfrecciare con la sua Peugeot 106 A6. Alle sue spalle nel gruppo siè piazzato Mario Sulpizio con la sua Renault Clio Williams A7.
In A5 vittoria per Di Filippo – Palombo su Peugeot 106. I due, per un errore, si erano ritrovati secondi assoluti nella seconda prova, mentre la vittoria di classe è tutto merito loro.
Non facile la gara di Rosati – Di Traglia con la piccola Fiat 600 A0, che tra prove allagate e viscide non ha di certo trovato il fondo ideale. Merito comunque all’equipaggio per aver vinto la classe e concluso la gara.
Gruppo R: vince Francescucci
Solo un paio le vetture al via nel gruppo R, complice anche il regolamento dei Rally Day che vieta la partecipazione delle auto di classe R4 e R5. A vincere sono stati Livio Francescucci e Antonella Di Manna, con la loro Citroen C2 R2B, vettura difficile da guidare sui percorsi bagnati. Al debutto con una Renault Clio R3C il giovane Emilio Maffei navigato da Domenico Francesca, è stato meritevole di aver concluso la gara che nonostante il corto chilometraggio a tratti è stata infernale. Sulla sua posizione in classifica molto arretrata pesa un’errata scelta di gomme iniziale che lo ha costretto a percorrere la prima prova con estrema prudenza evitando danni ma accusando un pesante gap che poi non è stato possibile colmare nonostante dei tempi in crescendo.
Super1600: orgoglio patriottico
Per Liberato Sulpizio non era di certo facile primeggiare nella classe S1600, i rivali “stranieri”, da un lato Amine Belaabdouni dall’altro il francese in trasferta Cyril Audirac, erano degli ossi molto duri. Infatti nella seconda prova speciale il miglior tempo lo aveva fatto segnare proprio il francese Audirac. Ma a dare una mano a Sulpizio ci hanno pensato i problemi meccanici che hanno costretto al ritiro i suoi due outsider. Ciò non toglie che l’aver concluso la gara in quinta posizione assoluta rappresenta per Liberato Sulpizio e Battista Giammasi una prestazione di rilievo.
Photo credit: Leonardo D’Angelo
Alfonso De Pierro
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