Una delle terre con più alta concentrazione rallistica, la Ciociaria, non poteva farsi trovare impreparata di fronte alla forte diffusione di un format di gara cosiddetto “sperimentale”, che spesso risulta essere un ibrido volto a conciliare le peculiarità di una pista con quelle di una prova speciale, magari forzando gli schemi e le tradizioni, ma esaltando lo spettacolo, il branding, l’immagine e sicuramente lo sport in questione.Sì, non sarà il miglior modo per far conoscere i rally, che di periodi più gloriosi ne hanno vissuti eccome, ma nell’era del progresso bisogna accettare anche un “Rally 2.0”, seppur decisamente peggiore rispetto alla “versione” iniziale. Il modello di riferimento sia terminologico che strutturale di questo nuovo format di gara è sicuramente il Monza Rally Show.
Un rally in circuito che negli ultimi anni ha notevolmente catturato l’interesse non solo dei rallisti ma anche di chi durante la stagione si cimenta, professionalmente, in altri sport motoristici e non. Al Monza Rally Show è facile osservare una “multi etnia sportiva”, rallisti, pistaioli, motociclisti, cantanti, vip, ecc..ecc.. , tutti con tuta e casco in un’auto da rally, tutti pronti a “sfilare” come nelle migliori cene di gala.
Una gara, quella di Monza, che proprio quest’anno ha sollevato enormi polemiche sui social, dove un nutrito gruppo di rallisti “tradizionali” ha espresso il proprio disappunto per questa manifestazione disconoscendola anche come gara rallistica, “i rally sono ben altro”. Come dargli torto! E’ sufficiente guardare qualche filmato del WRC, anche recente, magari su terra, per etichettare “Il Monza” come una gara di “macchinucce a scoppio” nel parcheggio di un centro commerciale ( senza voler offendere chi guida le “macchinucce” di cui sopra). Eppure la ratio (cioè il motivo per cui si organizzano tali gare) va individuata altrove. Chi promuove simili manifestazioni, nel proprio io, non crede di poter sostituire un vero rally, non lo pensa affatto, sa che risulterebbe poco credibile.
Settimane fa, sulle pagine di questo blog, scrissi che intorno ai grandi sportivi si costruiscono miti e leggende, si costruiscono intere manifestazioni come quella di Monza, com’è giusto che sia, perché comunicare significa anche quello, esaltare il “brand” di campioni che fanno sognare in altre discipline è tutt’altro che una mossa stupida o vergognosa, soprattutto quando si è spinti dagli interessi e da ambizioni imprenditoriali. Nulla di assurdo, quando si cerca di far girare un meccanismo economico attraverso la passione, quella passione che spinge poi migliaia di persone a seguire la gara, a cercarvi di partecipare e a discutere di essa in modo positivo o negativo. Sì è vero, un’estrema forzatura quella di chiamarlo “Rally”, ma il prodotto è valido, gira e fa parlare di sé, nel bene e nel male.
Non si farà nel tempio italiano della velocità , ma il Frosinone Rally Show recepisce il messaggio di questi Rally 2.0. Lo spettacolo prima di ogni cosa! Non importa individuare un percorso tecnico e selettivo, è necessario avvicinare il pubblico, sia materialmente che emotivamente. Scegliere la location ideale, e il centro della propria città sembra esserlo. Prevedere una copertura mediatica e comunicativa superiore rispetto ai classici rally, la diffidenza si vince anche con questo. Creare una “moda” e renderla una di quelle seguite da tutti.
Aspetti non proprio familiari a tutti, ma oggi più che mai fondamentali per ottenere consensi. Tornando alla manifestazione ciociara, “Frosinone Rally Show 2015”, ad oggi ha divulgato il programma e la scheda d’iscrizione, oltre a delle brevi info attraverso i social. Si parte Sabato 17 Gennaio con lo svolgimento delle procedure di verifica, ricognizioni, cerimonia di partenza e start della PS.1 denominata “Città di Frosinone” alle ore 18:15 (quindi in notturna). Una prova, che rappresenterà il cuore e il senso stesso dell’intera manifestazione. Sarà allestita proprio nel centro della città, con una distanza di 2,2 Km, ripetuti quattro volte, fino ad un totale di 8,8km a prova speciale, che saranno 4 in totale. Dopo la PS1 di Sabato sera, la gara riprenderà Domenica mattina alle ore 10:00 con le restanti tre prove e lo spettacolo finale del “1° Masters Show -Trofeo Ciociaria”, una specie di torneo finale, su un percorso ridotto (Km 1,6) dove, si presume, accederanno i più meritevoli e le auto migliori. La mappa del percorso è ancora oggetto di lavoro da parte dello staff organizzativo.
Divulgato, come detto, il modulo d’iscrizione. Cifre alte considerando lo standard dei rally ma necessarie se si pensa alla costruzione intera di una prova speciale in centro, con tutti gli oneri che ne derivano relativi a sicurezza, permessi e forza lavoro. Forse non proprio saggia l’idea di prevedere solo due fasce di iscrizione. La prima di 400€+iva per le vetture sotto i 2000cc e le storiche, la seconda di 450+iva per tutte le vetture oltre i 2000cc. Ne consegue che una semplice 106 N1 dovrà pagare la stessa tassa di una Clio R3c. D’altro canto da menzionare c’è l’assenza di ulteriori spese, le ricognizioni saranno limitate a pochi chilometri, non ci sarà un grande utilizzo di pneumatici nuovi, i consumi di carburante saranno contenuti e in omaggio ai partecipanti una cena per 4 persone il Sabato sera. Insomma pro e contro che non ledono la libertà di partecipare o meno ad una gara per certi versi inedita in Quinta Zona, focalizzata essenzialmente sullo spettacolo e sull’emozioni che da esso derivano. Provare per credere!
Alfonso De Pierro