Il quotidiano “La Provincia”, testata giornalistica del Lazio, ha pubblicato nella giornata di ieri un articolo sul Rally di RomaCapitale soffermandosi in modo particolare sulle dichiarazioni rilasciate dal promoter e uomo simbolo della manifestazione ovvero Max Rendina. Ringraziando la gentile redazione che ci ha inviato la nota che segue, vi riportiamo il testo integrale curato dal quotidiano di cui sopra.
E’ calato il sipario sul Rally di RomaCapitale ma nel frattempo si sono accese le luci, quelle luci che ti abbagliano per la loro potenza, tanto da non capire più nulla ed è quello che sta accadendo all’indomani della gara che ha riportato dopo anni di oblio un grande evento motoristico nella Capitale. La gara che ha visto la tragica scomparsa di Emanuele Garosci, un galantuomo, un vero appassionato, uno sportivo di razza, ora rischia, anzi dalle parole di fuoco del suo ideatore è praticamente già finita. Max Rendina ha affidato alla rete una dichiarazione di fuoco e confermataci ieri mattina via filo. Riportiamo le dichiarazioni di Max Rendina che in molti hanno commentato e incoraggiato a non lasciare.
“Il momento è triste e delicato, per parlare di quello che sarà il futuro del Rally di Roma Capitale. Comprendo però che bisogna affrontare anche questo argomento. Non nascondo che l’aver visto inserita la gara nel CIR 2015 mi aveva reso felice, gratificato, perché una cornice come Roma merita un evento così importante. Quando 12.000 persone affollano la tribuna della prova spettacolo e circa 2000 si recano lungo il percorso significa che c’è la “passione” per questo sport da parte della gente (anche a Roma). Voglio evidenziare anche il forte interesse della stampa non solo di settore ma soprattutto di quella generalista che hanno coperto il Rally di RomaCapitale come un evento di notevole interesse. In molti hanno criticato l’ingresso della gara nel CIR, adducendolo alla mia forte vicinanza con la federazione, io invece dico che ho offerto loro la mia collaborazione, la mia esperienza maturata sul campo a titolo gratuito per cercare di dare un input diverso ai rallies. Aggiungo pure che ce lo siamo meritati!!Il Rally di RomaCapitale non ha da invidiare nulla a nessun altro rally italiano anzi…
Nel mondo vi sono pochissime capitali che ospitano una Prova Speciale di un rally, Roma la merita e può dare un ritorno di immagine per tutto il settore grazie ad un valore aggiunto che non gli riconosco io ma la STORIA. Già da questa seconda edizione avevamo predisposto tutto quanto come una prova generale per un impegno così importante, pensate alle difficoltà che abbiamo incontrato nell’allestire la ‘piesse’ all’Eur, una zona nevralgica di Roma, non è come gestire la cosa da altre parti, sia a livello burocratico che logistico (Sopratutto con la deviazione dei mezzi pubblici). Eppure ce l’abbiamo fatta, in due edizioni abbiamo fatto accettare i rallies in centro a Roma senza creare nessun problema alla viabilità della città nonostante in quei giorni vi fossero due manifestazioni in contemporanea con la ‘piesse’ dell’Eur. Avevamo predisposto tutto quanto al meglio possibile ed infatti, la macchina dei soccorsi a Garosci è stata a dir poco perfetta, non lo dico io… ma i piloti presenti in gara. Ho letto molto sciacallaggio intorno alla gara, specie sui social network, commenti buttati là tanto per dire qualcosa, ma non solo da chi parla tanto per parlare, ma anche da qualche addetto ai lavori nascosto dietro la tastiera, e comunque sono rimasto profondamente deluso, prima del via avevo già maturato l’idea di lasciare, lo avrei comunicato a fine gara, con fermezza, anche se già circolava la voce…di questo mio pensiero. Ho visto la mia, anzi la nostra federazione divisa in due blocchi, chi remava in un verso e chi nell’altro, ma questo fa parte del gioco (come in politica, chi la pratica veramente e chi fa solo parole).
La morte di Emanuele ha sfiancato quella che doveva essere una festa, ma a parte tutto questa è la mia idea e non cambia, per me, l’esperienza del Rally di RomaCapitale è finita con la seconda edizione!! Lascio il testimone a quelli più bravi e con più passione di me. Una sola cosa può farmi tornare sui miei passi, (ho visto tutti i piloti al riordino uniti con la decisione più giusta da prendere, e di questo sono fiero, nessuno ha pensato al danno economico…siete stati grandi e speciali) allora, soltanto se la famiglia di Emanuele vorrà che il Rally di RomaCapitale si debba fare, perché il figlio ci teneva, allora, per rispetto loro andrò avanti e ci sarà anche un ‘Trofeo Emanuele Garosci’ ad onorarne la memoria di chi amava il nostro sport. Solo allora affronterò una nuova sfida con tutti… Altrimenti, ripeto, per me storia chiusa il Rally di RomaCapitale è chiuso qui! Per il rispetto di tutti, a breve comunicherò alla Federazione la mia decisione finale che a questo punto non dipende più da me. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini e non…”
Parole che lasciano il segno, noi possiamo soltanto dire, Max non mollare fai vedere chi sei e quello che sai fare, in ricordo del tuo amico Emanuele.