Il Dott. Andrea Tagliaferri, responsabile ufficio stampa ACI di Frosinone, a titolo personale ci ha inviato un messaggio sulla fanpage di rallyplus.it. L’obiettivo è quello di chiarire la posizione dell’ACI di Frosinone in merito all’annullamento del 1° Frosinone Rally Show. Noi riportiamo integralmente e senza censura il testo del messaggio e lasciamo agli utenti i commenti.
“Vorrei segnalare affinché non si continui a dire bugie o informazioni errate che l’Aci di Frosinone è stata volutamente tenuta fuori dal rally di Frosinone, tanto che gli organizzatori hanno scavalcato la CSAI locale andando direttamente a Roma. Dell’esistenza di questo rally, l’Aci di Frosinone ha saputo dai giornali prima, e subito dopo dalla CSAI di Roma oltre che dai licenziati che venivano in ufficio a rinnovare la propria licenza. A quel punto nonostante fosse evidente la scorrettezza il direttore Aci ha chiamato gli organizzatori per proporre loro comunque una collaborazione e hanno risposto “NO GRAZIE, ACI CON QUESTO RALLY NON C’ENTRA NULLA”. E solo in risposta a decine di cittadini e commercianti che chiedevano ad Aci spiegazioni sul perché si fosse deciso di correre dentro Frosinone è stato diffuso un comunicato molto sereno nel quale si diceva a quei cittadini che non poteva rispondere Aci in quanto non coinvolta. Altro che Ponzio Pilato. Se Aci voleva fare polemica avrebbe scritto molte più cose in quel comunicato ma non è nel suo stile fare polemiche. Anzi ci si augurava vivamente che il rally si facesse visto che Aci rappresenta le centinaia di sportivi che avevano investito soldi e tempo per questo evento. Per cui prima di gridare allo scandalo e attaccare dovrebbe conoscersi la verità. Il delegato Aci di cui si parla negli articoli che avrebbe bloccato la gara in realtà non è altro che l’ispettore CSAI di Roma inviato come sempre si fa per il collaudo e non ha rapporti con Aci Frosinone. È stato richiesto direttamente a Roma dagli organizzatori. Il regolamento molti non lo sanno ma è cambiato da Gennaio e prevede che il sopralluogo tecnico definitivo venga effettuato a dispositivi di sicurezza già istallati come mi pare ragionevole. Troppo facile fare collaudo quando per strada sul percorso non c è ancora nulla. Insomma Aci è stupita da quanto successo e rammaricata per essere stata prima ignorata e tenuta fuori da chi organizza e poi con il casino tirata dentro come responsabile. Non si fa. In Aci lavorano persone serie che quando si impegnano nelle cose che organizzano lo fanno con criterio e senza polemizzare nel pieno spirito pubblico della propria organizzazione. Quelli che ci hanno rimesso alla fine sono gli sportivi e l’immagine della provincia di Frosinone”.