giovedì , 1 Giugno 2023

Classifiche e risvolti del nuovo TRN, cosa ne pensano gli appassionati?

Dopo poche settimane dall’inizio del “Trofeo Rally Nazionali” di rallyplus, con il Rally Città di Casarano, proviamo a tracciare un bilancio concreto su questo “nuovo” TRN, rivisitato appunto nel regolamento con l’introduzione di modifiche alquanto discutibili. Visto negli anni come ottimo punto di partenza per conoscere nuove gare e apprendere tecnica e mentalità idonee ad un campionato, il “Trofeo Rally Nazionali” con il suo nuovo regolamento “saluta”, in malo modo, le piccole classi che negli scorsi anni lo avevano vinto con merito, e lascia loro solo le briciole.
Rizzello-Sorano (L. D'Angelo) Casarano '15Photo credit: leonardodangelo.com
Cosa non è cambiato
Non è cambiato il montepremi del TRN, niente si vinceva negli scorsi anni e niente si vincerà nei prossimi. A parte, per il vincitore assoluto, l’inserimento nel secondo elenco dei piloti prioritari, l’iscrizione gratuita per i rally di tipologia C (tipo Ceccano, Casarano e non Salento o Roma), e le solite coppe delle delegazioni regionali, il beneficio per chi partecipa al TRN è pressoché nullo, se non il fatto che correre gare nazionali, con più prove e fuori dalle proprie zone di residenza, permette di accrescere notevolmente la propria esperienza da pilota amatoriale. Anche per i vincitori delle singole classi o raggruppamenti, il beneficio si limita alla solita coppa Aci/Csai.

Non è cambiato il sistema di attribuzione dei punti, lo stesso degli scorsi anni, con i primi sei di ogni classe o raggruppamento a beneficiare dei punti secondo l’ordine di classifica: 9, 6, 4, 3, 2, 1, punti che potranno essere moltiplicati per un eventuale coefficiente.

Cosa è cambiato
La differenza sostanziale rispetto agli anni scorsi è che per vincere il trofeo di zona bisogna acquisire i punti in base alla classifica assoluta. Atteso il fatto che l’assegnazione dei punti per ogni classe o raggruppamento vale per i primi sei classificati moltiplicando l’eventuale coefficiente, anche per la classifica assoluta di zona saranno solo i primi sei assoluti ad acquisire il punteggio utile . Punteggio che come detto sarà 9, 6, 4 , 3, 2, 1. Si evince che, purtroppo, le auto delle piccole classi non riusciranno a concorrere per il trofeo assoluto di zona, ma solo per la propria classe o raggruppamento. Non esiste più nemmeno la “simpatica” Finale Unica, una sorta di “scontro finale”, valida quale quinto risultato utile, che riuniva i migliori interpreti delle classi di tutte e sette le zone della penisola. Positiva la modifica sulla trasformazione della classifica riservata agli under, da 23 si passa a 25, se non fosse che come lo scorso anno ci si dimentica sempre di segnare i piloti under rendendo dunque difficile la vita a chi vuole offrirvi un minimo di classifica.

Classi e raggruppamenti sono i seguenti:
N0, N1 – R1 (R1 A, R1 B) – R1 Naz. (R1 A Naz., R1 B Naz.)
R1 C Naz., R1 T Naz.
N2
N3
N4
A0 (K0), A5 (K9)
A7 – Super 1600
R2 (R2 B, R2 C) – A6 (K10)
R3 (R3 C, R3 T, R3 D)
Super 2000 (2.0 Atmosferico 1.6 Turbo), R5, R4
A8 – K11
Racing Start
Femminile
Under 25
Esempio: se doveste vincere la classe A7 ma arrivate dietro a due Super 1600 guadagnerete 4 punti moltiplicati per un eventuale coefficiente.

Cosa non doveva cambiare e cosa andava cambiato
Limitare la possibilità di vincere il “Trofeo Rally Nazionali” (TRN) delle varie zone, è l’ennesima dimostrazione di come la federazione sia lontana anni luce dalle reali esigenze degli appassionati sportivi e dal concetto concreto di incentivare e migliorare lo sport in questione. Lontana da tutti quei licenziati che costituiscono il cuore pulsante del sistema.

Il TRN, nonché primo “assaggio” per ogni driver, del concetto di campionato, di affidabilità, di “utilizzo della testa”, non doveva essere, di fatto, “vietato” alle piccole auto. L’assenza di costi d’iscrizione, a parte quelli delle singole gare, un sistema di attribuzione punti equo e semplice, facevano di esso un campionato che, seppur spesso snobbato, poteva regalare grosse soddisfazioni e forti interessi per chi lo seguiva, per chi come molti, non aveva un budget per qualcosa di più impegnativo. Le vittorie negli scorsi anni da parte di equipaggi con vetture di classi piccole (A6, N3, N2 ecc.) confermano il concetto espresso poc’anzi.

Di sicuro era meglio lavorare sul discorso dei premi, ad oggi pressoché assenti nel TRN, magari con l’introduzione di un costo d’iscrizione irrisorio e limitato ai soli interessati. L’esperienza del Trofeo Rally Lazio 2014 concretizza quanto detto. Poi se fosse stato così necessario cambiare il regolamento, per quanto concerne la classifica assoluta, si sarebbe potuto optare per un sistema punti diverso e molto comune in ogni campionato presente sulla faccia della terra, con i primi dieci assoluti a beneficare dei punti utili, un po’ come nel mondiale, così da animare maggiormente la vittoria finale.

Si sarebbe potuto lavorare meglio e in modo concreto per quei giovani (U25) che nominati in ogni progetto e iniziativa, stanno invecchiando nell’attesa che si manifesti quanto promesso.
Si sarebbero potute fare e non fare molte altre cose, ma “alea iacta est” (il dato è tratto)…

Alfonso De Pierro

Qui tutte le classifiche del TRN di rallyplus
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Ps. Purtroppo per l’ormai nota superficialità con cui viene trattato il TRN e in particolare la classifica riservata a quei giovani di cui sopra, al momento non è possibile redigere una classifica Under25 in quanto non siamo a conoscenza di quali e quanti fossero i piloti Under25 al Rally Città di Casarano.

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