All’apparenza sembrano le meno impegnative e decisive, in realtà le prove cosiddette “spettacolo” hanno un gran valore, regalano emozioni e colpi di scena, nonostante la loro scarsa lunghezza vanno affrontate con attenzione, impegno e precisione. Talvolta non puoi neanche provarle, non puoi prendere quei soliti riferimenti da prova speciale, sei costretto ad “improvvisare”, ad affidarti a tutta l’esperienza che ti ritrovi, massima o minima che sia.
Potresti odiarle per questo, perché mai?! Le attendi con ansia ed emozione, quasi ti dimentichi che la gara “vera” te la giochi dopo. Spesso sono in notturna e gli innumerevoli flash ti accecano, le altre sono alla luce del sole e quella massa presente dietro le barriere sembra ti assalga. Potresti nuovamente odiarle anche per questo, ma non ci pensi, perché in quel momento ti senti una star, sei un pilota e hai bisogno di emozioni forti, non solo tempi e velocità, vuoi vivere una favola e necessiti di quei pochi minuti di gloria. Allora in fin dei conti cominci ad amarle non aspetti altro che incolonnarti davanti lo start, non ti frega di non avere le gomme alla temperatura ideale, lasci perdere le pressioni, pochi secondi al via e ancora non ti è chiaro quanti giri dovrai fare, se le tue poche note siano giuste o meno lo scoprirai di lì a poco. Tante incertezze, ma nella testa hai le idee più chiare di quello che sembra, parti con la stessa cattiveria agonistica con cui affronteresti ogni altra prova speciale, non ti risparmi, tieni giù, cerchi precisione, e dove il cuore te lo impone cerchi lo spettacolo, non perdi di vista il tuo obiettivo, sai che il minimo errore lo paghi caro, ti ritrovi in una sequenza di curve artificiali dove le traiettorie classiche non esistono, lo show diventerebbe poco credibile, in quel momento hai una sola arma: il freno a mano. Quello strumento che spesso lasci lì inerme accanto a te, diviene l’emblema del tuo contatto emotivo con il pubblico, nel tirarlo, simultaneamente i flash scattano e l’applauso è assicurato. Come le montagne russe più veloci che esistano, ti ritrovi a fine prova in un tempo brevissimo(si spera), senza aver vissuto con razionalità quanto detto poc’anzi, ma con la consapevolezza che quel turbinio di adrenalina inconscia e caotica ti piace e vorresti ripeterlo il prima possibile, magari al rally successivo, magari a Roma, nell’arena del più grande impero che la storia abbia mai conosciuto. “Stay tuned”…PS1″Città di Roma”
Alfonso De Pierro